SportParade #7: da Rogerio a Bubba, fenomeni paranormali

Settima Puntata – Settimane dal 31/03/2014-13/04/2014

Due settimane piuttosto tranquille, sportivamente parlando: la Juventus centra l’obiettivo della semifinale in Europa League, dove se la vedrà con il Benfica (un nome, una garanzia); in Champions League pesante la caduta degli dei blaugrana del Barcellona: saranno Real Madrid-Bayern Monaco e Atletico Madrid-Chelsea le due semifinali. Soporiferi i gran premi: sia quello automobilistico, vittoria senza sussulti di Hamilton e quello della MotoGp con dominio dello spagnolo Marc Marquez. Terpstra trionfa a Roubaix nella più classica delle corse in linea.

5. L’addio dell’anomalo goleador

Rogerio Ceni a 41 anni decide di smetterla col calcio. Chiuderà la carriera a fine 2014 da detentore di 2 record: giocatore con più presenze in un club brasiliano, anche meglio di Pelè; e miglior goleador. 112 gol in carriera alcuni dei quali davvero pregevoli. Dimenticavo, Rogerio Ceni gioca in porta ma può essere considerato, visti i numeri, un bomber vero, un po’ anomalo, ma sempre un bomber. Portiere straordinariamente eclettico.

4. Vedi Napoli e poi muori

E’ quello che devono aver pensato i componenti della squadra britannica di Coppa Davis. Tifo assordante, urla da stadio che hanno spinto l’Italia del tennis maschile in una semifinale che mancava da 16 anni. Ward e Murray sembravano impauriti e spaesati di fronte a tanto baccano. Fognini e Seppi hanno fatto il resto, giocando gli ultimi 2 match in maniera impeccabile e recuperando dallo svantaggio di 1 a 2. Il tutto in una bolgia da stadio di calcio più che d’arena tennistica. Adesso ci scontreremo con la Svizzera di Roger e Stan. Nella pacata Ginevra. Mission semi-impossible?

3. Tra moglie e marito non mettere Maurito

Una settimana di provocazioni via twitter tra Mauro Icardi e Maxi Lopez, fidanzato uno, ex marito l’altro della procacissima Wanda Nara. Icardi che twitta, anche un pò pateticamente, foto in cui dorme con i figli di Maxi Lopez, le società che non intervengono, una professionalità che viene meno. Fino all’epilogo domenicale: Sampdoria-Inter 0-4, doppietta per Icardi e rigore sbagliato per Maxi Lopez. Il coronamento di un dramma, non solo sportivo, per Maxi; l’esaltazione per Mauro che si dimostra un grandissimo campione sul rettangolo di gioco, 2 palloni toccati e 2 gol. Personalmente non lo conosco e non voglio giudicare, ma l’esultanza dopo il primo gol la dice lunga sul suo spessore morale. Nel frattempo ad Anfield Road andava in scena una delle più belle e commuoventi pagine di calcio con il tributo alle vittime della tragedia di Sheffield. (Loro gli scandali a sfondo sessuali li hanno già superati, ricordate Bridge e Terry e Vanessa Perroncel?) Ho pensato che la Serie A è proprio alla frutta: campionato ormai finito da mesi ed attenzione che si concentra sul gossip e non sulle vicende sportive. La Grande TristezzA.

2. Jerome e la maledetta

Ex numero 22 ATP, 41 anni, Jerome Golmard sta combattendo la sua partita più difficile, quella contro la maledetta SLA, che per ora, purtroppo sembra avere la meglio: Jerome infatti ha perso l’uso delle gambe ed è costretto a muoversi su una sedia a rotelle. Non concedere più palle break Jerome, resisti fino all’ultimo scambio, fino all’ultima volee, fino all’ultimo punto.

1. Bubba re del Masters

La famosa Golden Bell e l’Hogan Bridge

Alla fine vince l’esperienza. Jordan Spieth è bravo, ha 20 anni, è il futuro del golf mondiale ma è Bubba Watson (il nome mi ricorda Forrest Gump) a vincere il più importante torneo di golf della stagione: gli Augusta Masters. Seconda giacca verde nell’armadio di casa per Watson che bissa il successo del 2012. Il duello è stato emozionante, tirato e impronosticabile fino all’ultimo colpo. Alla buca 7 Spieth era avanti di due colpi su Bubba. Alla buca nove la situazione era completamente ribaltata e da lì in avanti per Watson è stata una cavalcata trionfale. Vittoria con un meno 8 sul par e tre colpi sul secondo classificato, Spieth appunto, a parimerito con un ottimo Blixt.

Guardate il video…la camminata verso suo figlio è davvero una cosa commuovente.

 

 

 

 

 

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Francesco Salvi
Da 35 anni appassionato di gesta sportive a 360°, fin da bambino ho praticato diversi sport, ma con scarsi risultati: calcio a livello agonistico, tennis, sci e l’odiatissimo nuoto. Il mio sangue è al 50% genovese, al 10% marchigiano e al 40% sampdoriano. Ho un debole per il divano di casa mia dal quale seguo indifferentemente qualsiasi competizione sportiva venga trasmessa in tv. Anche perché dal divano: “questo lo facevo anch’ io”. Sportivamente vorrei possedere: l’eleganza di Federer, la follia geniale di Maradona, il fisico di Parisse, la potenza di Tomba, l’agilità di Pantani, il romanticismo di Baggio e la classe di Mancini. Ma è impossibile, quindi rimango seduto.
Francesco Salvi

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