Chi siamo

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Pagina2Cento.it è un blog che parla di sport. O meglio: questo vorrebbe fare da grande. Proviamo a farlo con passione, leggerezza e un pizzico di romanticismo (facciamo anche una bella manciata). Volendo fare i sostenuti, alla maniera delle Chanson de geste: racconto epico di gesta eroiche. Belin, me lo ricordo ancora “Chanson De Geste” c’aveva un rovescio che lascia stare! Insomma avete capito no? Vogliam fare quella roba lì: sport come se fossimo al pub, con una birra in mano e tanti racconti. Passati, presenti, futuri. E chi più ne ha più ne metta. Tanto la risposta è sempre 42…come la maratona. Siamo in 3 + 3, come ai tempi degli stranieri nel pallone. Solo che non siamo olandesi, uruguaiani o argentini. Se ancora non lo avete capito dalla cocina, siamo genovesi.



FRANCESCO SALVI
 
(@frysalvi)
: da 35 anni appassionato di gesta sportive a 360°, fin da bambino ho praticato diversi sport, ma con scarsi risultati: calcio a livello agonistico, tennis, sci e l’odiatissimo nuoto. Il mio sangue è al 50% genovese, al 10% marchigiano e al 40% sampdoriano. Ho un debole per il divano di casa mia dal quale seguo indifferentemente qualsiasi competizione sportiva venga trasmessa in tv. Anche perché dal divano: “questo lo facevo anch’ io”. Sportivamente vorrei possedere: l’eleganza di Federer, la follia geniale di Maradona, il fisico di Parisse, la potenza di Tomba, l’agilità di Pantani, il romanticismo di Baggio e la classe di Mancini. Ma è impossibile, quindi rimango seduto.

FRANCESCO PEDEMONTE (@frapede): chi sono? cosa faccio? dove vado? A tutte queste domande rispondo con un bel silenzio. Diciamo che lo psicodramma è il mio terreno preferito, altrimenti che genoano sarei?! Mi piacciono i piani ben riusciti ed è per questo che opero sempre in direzione contraria. Insomma ho una predilezione per gli sconfitti, i secondi e quelli che si sbattono. Per farla breve, per i gregari. Ahimè sono un romantico e quando vinco mi sento a disagio. Per questo sono sempre all’opposizione. Ci sono 4 cose che mi mandano in visibilio: la frazione a farfalla di Pankratov, l’eleganza di uno stop di petto, il culo di Franziska van Almsick e i tackle di Paul Ince. Per il resto bevo birra.

MATTEO CANEPA: non possiedo le conoscenze sportive a 360° dei miei “compagni di merende” ma mi difendo bene nel tiro alla fune e nel gioco del fazzoletto. Forse è per questo che mi hanno voluto nella creazione di questo blog, o forse, più semplicemente, quella sera erano ubriachi di birra artigianale. Ho scoperto alle ultime olimpiadi il beach volley femminile e ciò mi ha fatto riflettere, portandomi a considerare gli altri sport un contorno o poco più. Ho il Genoa nel sangue, solo che a volte ne ho troppo e finisce che mi sento male.

DAVIDE PODESTA’ (@davidepode): Nell’agosto 1997 ho acceso la tv ed invece dei cartoni ho trovato la Classica di San Sebastian. Da quel giorno è stato solo ciclismo, pedalato, gareggiato e raccontato ma soprattutto vissuto. Per me non è metafora di vita, è l’essenza: un amore incondizionato e puro, critico e consapevole ma neppur minimamente deteriorabile. Se leggo la Gazzetta in un bar lascio aperta la pagina del ciclismo affinché qualcuno la legga, se la discussione finisce sull’argomento state certi che metterò il cuore sul tavolo. Trasgredisco solo per le Olimpiadi, sia estive che invernali e detesto ogni critica che non sia costruttiva, soprattutto quelle di chi non accetta il passare degli anni. Suoi e degli altri.

ALESSIO RASSI (@alef83rs): Nato nello stesso giorno – ma diversi anni dopo – del plurititolato pilota di rally Renato Travaglia o del navigatore Daniel Elena, mi appassiono fin dai primi vagiti a ogni genere di sport motoristico, su strada e su pista. Pratico ogni sorta di sport non-motoristico e questo mi porta a non concludere nulla. Quando finalmente posso dedicare tempo e (pochi) soldi ai motori guidati mi accorgo di aver già troppi anni sulle spalle, facendomene una ragione davanti ad una birra trappista. Utilizzo i week-end di gran parte dell’anno per seguire il Motomondiale, la SBK, l’MX GP, il WRC con IRC annessi e connessi e varie corse su strada. Capita spesso che mi chieda come sarebbe stato fare di un hobby la ragione di vita ma non potendo dare una risposta mi limito a raccontarne qualche fatto, con un casco vicino e la passione nel cuore.

SIMONE TALLONE: Agisco ogni domenica come treno locale sulla fascia destra dei campi di terza categoria ligure (per chi avesse memoria delle “discese” del Pendolino Cafu). Il mio punto di vista, quindi, è sostanzialmente dal basso. Dallo sport “sudato” al terzo tempo. Intrappolato nel sogno “Bisoliano” e “Torricelliano” di arrivare in età adulta in una massima serie, scrivo spesso di calcio extraeuropeo. Per darmi un tono ma, soprattutto, nella speranza che, parlandone bene, poi qualcuno finalmente mi prenda.

ps: chiunque voglia usare il logo a nostra insaputa, sappia che dovrà vedersela con Tania Costa. E c’è una cosa che abbiamo capito dalla vita: mai far incazzare una donna.

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